Pentium D Central processing unit | |
---|---|
Prodotto | dal 2005 al 2008[1] |
Produttore | Intel |
Predecessore | Pentium 4 |
Successore | Pentium Dual Core e Intel Core 2 |
Specifiche tecniche | |
Frequenza CPU | 2.66 GHz / 3.73 GHz |
Frequenza FSB | 533 MT/s / 800 MT/s |
Processo (l. canale MOSFET) | 90 nm / 65 nm |
Set di istruzioni | MMX, SSE, SSE2, SSE3, x86-64 |
Microarchitettura | NetBurst |
N° di core (CPU) | 2 |
Nome core |
|
Socket | LGA 775 |
Il Pentium D è stato il primo processore dual core prodotto da Intel e dedicato al settore Desktop. Esso era in pratica un doppio core Prescott integrato nello stesso package. Nella sua prima versione era basato sul core Smithfield, poi sostituito dal più evoluto Presler.
Il Pentium D, inoltre, è stato il primo processore a supportare il DCTP-IP, tecnologia necessaria al Digital rights management[2].
La sua caratteristica principale risiedeva nel fatto di essere il primo processore dual core commercializzato da Intel, e il suo lancio venne seguito dopo solo pochi giorni da quello dell'Athlon 64 X2 prodotto da AMD. In realtà il Pentium D non è stato il primo microprocessore dual core arrivato sul mercato: già IBM con i suoi PowerPC aveva raggiunto questo traguardo un paio di anni prima, e altri produttori avevano seguito la sua strada, ma l'avvento del Pentium D segnò comunque un'epoca, in quanto praticamente solo Intel e AMD si contendono ancora oggi la grossa fetta del mercato di massa dei microprocessori con architettura x86.